Un animale domestico nel condominio? Leggi e regole da rispettare

16.03.2015 12:07

Correva il giorno 18 giugno 2013 quando prese forma la nuova legge che regolamenta la convivenza degli animali da compagnia in condominio: sicuramente un passo avanti per “legalizzare” la convivenza tra padrone ed il suo piccolo amico, vivendo tranquillamente sotto il medesimo tetto e completamente tutelati. Cercheremo, qui di seguito, di analizzare le importanti novità e quali sono i comportamenti che devono adottare i proprietari a ragione di queste norme.
Finalmente le nuove regole che tutelano la vita degli animali nei condomini hanno visto la luce e dal giugno scorso hanno trovato la loro applicazione: tra i punti cardine, troviamo sicuramente la tutela degli animali e, conseguentemente i relativi proprietari e degli amministratori e condomini di un palazzo.
Ricerche recenti, puntano il dito sulle liti domestiche, sempre più in aumento, causate dagli animali e, per tale motivo, l'atto di regolamentare questa convivenza appare una mossa doverosa e necessaria in questa nebulosa di conflitti, spesso inutili e per futili motivi.
Oltre a trovare questo famoso accordo tra le varie parti, la riforma mira a risolvere una vera e propria piaga che colpisce sempre più il nostro Paese: l'abbandono degli animali, cercando di fornire a tutti gli utenti, proprietari e non, una maggior coscienza e collaborazione in ogni versante.
Tra le più rilevanti novità, spicca la rimozione del divieto che impediva di tenere animali in condominio; la regola, infatti, cita come vi sia l'impossibilità di vietare il possesso di animali da compagnia in condominio.
In aggiunta, si dichiara come gli animali possano usufruire delle zone condominiali e di ulteriori spazi messi a disposizione dall'amministratore di competenza o di chi ne fa le veci.
Un sorriso, dunque, per tutti i proprietari, poiché, ciò significa poter transitare e sostare, senza alcun problema, negli spazi comuni, come ad esempio i giardini, con il proprio animale, ma sempre nel rispetto delle regole di normale convivenza. Ovviamente persiste l'obbligo di mantenere pulite le aree interessate del cane, eliminare la sua sporcizia, di tenerlo obbligatoriamente al guinzaglio durante il transito in questi spazi e nel caso si trattasse di animali particolarmente aggressivi, l'uso obbligato della museruola in ogni situazione.
Qualora non fossero rispettate tali regole, sarà necessario fare riferimento al Codice Civile con conseguenti provvedimenti nei confronti del proprietario dell'animale.
Per quanto concerne la tutela ai condomini, attraverso le riunioni straordinari, i membri hanno il diritto e la possibilità di richiedere l'allontanamento istantaneo di un animale nei casi in cui questi: sporchi, danneggi, si sentano forti odori sgradevoli provenienti dall'appartamento, disturbo alla quiete pubblica. Per poter precedere con l'iter burocratico in maniera effettiva, i condomini firmatari dei questo reclamo devono essere la maggioranza e l'allontanamento non può essere presentato qualora la richiesta provenisse da un solo condomino. È assolutamente vietato lasciare il proprio animale incustodito sul terrazzo per un lasso di tempo elevato: in questo caso, il proprietario, oltre a pesanti sanzioni relative al possibile “disturbo della quiete pubblica” (art. 659 c.p.),verrebbe, inoltre, accusato del reato di “omessa custodia” (art. 672 c.p.), con il rischio di vedersi allontanare il proprio animale.